Enrico Renna
compositore
direttore d'orchestra – pianista – flautista
Curriculum vitae et studiorum
Enrico Renna nasce a Salento (Salerno, Italia) nel 1952. È avviato prestissimo agli studi musicali dal padre Furio, letterato e politico del PCI, sotto la guida del direttore d'orchestra Filippo Alberghi. Effettua il primo concerto pubblico all'età di sei anni.
Curriculum vitae et studiorum
Enrico Renna nasce a Salento (Salerno, Italia) nel 1952. È avviato prestissimo agli studi musicali dal padre Furio, letterato e politico del PCI, sotto la guida del direttore d'orchestra Filippo Alberghi. Effettua il primo concerto pubblico all'età di sei anni…[Continua a leggere]
OPERE
K H A O S
OPERA MULTIMODALE
℗
OPERE
UCCELLI DI QUEL CHIARO AI TEMPI DELLA LUNA
OPERA MULTIMODALE
℗
OPERE
OR CHE IL FUTURO È TOLTO AI NOSTRI GIORNI
OPERA MULTIMODALE
OPERE
DIALOGHI UTOPICI CONTRARI O DELLE TRAGEDIE
OPERA MULTIMODALE
OPERE
DIALOGHI CON PEROTINO IL GRANDE
per orchestra
Una musica, quella di Enrico Renna, che sollecita lo sguardo e l'orecchio indietro di otto secoli e più, partecipando con ardore, suggerendo aneliti di convivenza tra dissonanze e consonanze più o meno aggressive eppure sempre garanti di espressività, svelando la complessità di grumi gerarchici, gravitazionali, riferiti a verticalizzazioni di tipo modale, tonale o qualsivoglia entità armonica.
(dalla prefazione di Luca Iacono)
OPERE
ONIRICO
per orchestra
Il linguaggio di Enrico Renna è un flusso materico che, come traspare nella citazione di William Shakespeare (1564-1616), rende l'uomo della stessa materia del sogno e nel suo lasso, lì, precisamente in quell'arco oscillante del tempo, è racchiusa la nostra esistenza.
(dalla prefazione di Filippo D'Eliso)
OPERE
Dialoghi Gesualdiani
per orchestra
Dialogo come incontro e trasfigurazione del materiale di Gesualdo messo in rapporto dialettico con le istanze compositive del contemporaneo Enrico Renna. Come in natura: radici e tronchi secolari che con opportuni innesti diano vita a nuove efflorescenze sonore.
OPERE
HolzBlasMusik
per flauto e chitarra
HolzBlasMusik per flauto e chitarra nasce dall’introiezione di due elementi materici, il legno della chitarra [holz] e il soffio del flauto [blas], messi in relazione dialettica nella risultante compositiva [musik] attraverso tre caratteri di base: energico, brillante, cantabile. Ciò nel tentativo di trasporre in termini musicali, quindi metafisici, i tre stati fondamentali della materia [solido/liquido/gassoso], il tutto calato in una struttura macro-formale tripartita A – B – A di classica memoria.
OPERE
Sette Haiku
per violino e pianoforte
1. Profumo d’autunno 2. Pioggia di giugno 3. Miglia di gelo sul lago 4. I pendii in fiore 5. Noi camminiamo sopra l’inferno 6. Donna, com’è calda la pelle 7. Non piangete, anche le stelle devono separarsi
I Sette Haiku per violino e pianoforte di Enrico Renna sono composizioni musicali nate da suggestioni e strutture derivate da altrettanti haiku di poeti giapponesi dei secoli XVII – XIX, i maestri Basho, Buson, Joso, Issa e Sute-jo. La relazione tra i brani poetici e quelli musicali è strettissima e si articola a vari livelli: cellulare, strutturale, psicologico, emozionale. La scelta del numero dei brani coincide con la struttura interna degli stessi componimenti poetici e dalla simbologia che li contraddistingue. Gli strumenti musicali sono utilizzati in maniera tradizionale e come puri oggetti sonori. I linguaggi sono eminentemente eterogenei, senza preclusioni linguistiche riconducibili a koiné prestabilite.
OPERE
Bagattelle
per chitarra
1. Notte 2. Vita moderna 3. Elegia in memoria di Giovanni De Falco 4. Sterminator vesevo 5. Tremulo il rimembrare
Le Bagattelle per chitarra di Enrico Renna, composte tra gennaio e marzo 2019, sono cinque: Notte, Vita moderna, Elegia (in memoria di Giovanni De Falco), Sterminator Vesevo (da La ginestra di Giacomo Leopardi) e Tremulo il rimembrare (da Leopardi). Nel presente lavoro alcuni parametri nascono dalla traslitterazione di elementi poetici o testuali. Il carattere è generalmente lirico, ad eccezione di Vita moderna che ha un’articolazione vivace e frenetica nell’utilizzo di materiali multiseriali. La scrittura strumentale tende a creare universi sonori singolari.
OPERE
Fellmusik
per 11 strumenti a membrana (un esecutore)
Musica del sentire attraverso la pelle, il tocco. Musica di taglio, di contatto che trascende la tangibilità. Un virtuosismo di struttura. (F. D’Eliso)
© 2016 – Enrico Renna
Youcanprint – www.youcanprint.it
OPERE
Sinfonia degli Stasimi
per grande orchestra
1. Quando l'angoscia 2. I poeti lavorano di notte 3. Viene il mattino azzurro nel nostro padiglione 4. La mente uccello di fuoco 5. Canto alla poesia esperto burattinaio
La ‘Sinfonia’ di Renna costituisce un progetto orchestrale intessuto di parole, scaturito dalla risonanza interiore di alcune pagine poetiche di Alda Merini e del suo Canto ferito. Una ‘Sinfonia’, nel cui ordito profondo si annidano complesse trame di parole, nidi nascosti ove si consuma lo strazio di un'anima sofferente alla ricerca di quel sé perduto, indispensabile alla scrittura… Alto/basso, colto e popolare, interno/esterno, si mischiano e generano quella sensazione di freschezza e di liberazione che appaga
il sentire del compositore e ne custodisce il lascito etico per i tempi avvenire.
(dalla prefazione di D. Tortora).
OPERE
MANIFESTO DELL'ARTE MULTIMODALE – NAPOLI 2006
L'arte multimodale nasce come incontro di più linguaggi e mezzi.
I linguaggi e i mezzi sono dialettici tra loro.
Non c'è sovrapposizione ma interconnessione e reciprocità.
Una linea geometrica può essere intesa musicalmente come una nota lunga, un punto come una nota corta e viceversa, ma ciò non equivale ad una operazione prestabilita.
La generazione dell'oggetto riguarda i linguaggi nel loro aspetto interiore e di struttura.
La tecnologia è intesa come mezzo d'interiorizzazione e non come mezzo di giustapposizione.
La proposizione multimodale non può prescindere dalle connotazioni storiche dei linguaggi ma può intervenire nella ricerca di matrici comuni e di rinnovate significazioni.
Il pensiero multimodale presuppone un certo grado di astrazione.
Pensiero astratto e pensiero concreto possono coesistere in forme e collegamenti logico-emozionali.
L'artefice multimodale non usa, crea.
L'arte multimodale non può essere consumata, essa va conquistata.
Enrico Renna
ARTICOLI
giugno 2023